Dal 1° gennaio 2019 sarà obbligatoria la fatturazione elettronica per tutti: imprese, professionisti e privati. Si tratta di un momento storico importantissimo ove si pongono le basi per una profonda trasformazione, in chiave digitale, dell’intera organizzazione aziendale e del sistema fiscale italiano, soprattutto in termini di controllo e verifica da parte del Fisco.
Che cos’è la fatturazione elettronica?
La fatturazione B2B, ossia Business to Business o altrimenti detta fatturazione tra privati, invece che essere in formato cartaceo,
dal 1° gennaio 2019 sarà emessa o ricevuta in formato elettronico col fine di assicurare l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura, dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione.
Già conosciamo la fattura elettronica da giugno 2014, quando è diventata obbligatoria per tutti i titolari di partita IVA che intrattengono rapporti commerciali con le Pubbliche Amministrazioni.
L’Agenzia delle Entrate ha messo a punto un sistema gratuito per le fatture elettroniche PA, chiamato SdI, Sistema di interscambio, che è utilizzabile sia dalle PA che dalle società, imprese e professionisti per emettere e ricevere, secondo modelli standardizzati definiti dall’Agenzia delle Entrate (XML), le fatture elettroniche, al fine di garantire loro l’autenticità e l’integrità, mediante l’apposizione della firma elettronica di chi ha emesso il documento (o chi lo spedisce) al sistema di interscambio, e la loro conservazione per 10 anni.
Ma, in realtà l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica tra privati non elimina del tutto l’utilizzo delle fatture analogiche (cartacee) in alcuni specifici casi.
I soggetti NON obbligati all’emissione di fatture elettroniche secondo la normativa sono:
- coloro che applicano il regime forfettario (commi 54-89, art. 1, legge 190/2014);
- coloro che applicano il regime dei minimi o regime di vantaggio (commi 1 e 2, art. 27, decreto legge 98/2011
- le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei confronti di non residenti, comunitari ed extra comunitari.
Le fatture elettroniche emesse verso consumatori finali sono rese disponibili a questi ultimi dai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate e a richiesta una copia della fattura in formato analogico.
Attenzione però! In realtà, i soggetti esclusi sono esonerati dalla sola emissione di fatture elettroniche. Questo vuol dire che ad esempio i soggetti che applicano il regime forfettario dovranno in realtà attrezzarsi comunque per ricevere le fatture elettroniche.
Inoltre, ci si aspetta che molto rapidamente anche i soggetti esclusi aderiscano alla fatturazione elettronica B2B e B2C visto che presto diventerà uno standard.